Il matrimogno di Lanuasèt e Benza

Insomma alla fine sabato scorso Lanoisette, la mia magistra bloggorum, s’è sposata. Inutile negare l’emozione, non fosse stato per lei forse non avrei avuto un blog. Io l’avevo già vista pettinata e abbigliata, infatti ho avuto l’onore e l’onere di essere la meicapartist della giornata: ho preso pennelli, sfumini, mascara, blascini e tanti tanti tanti ombretti e sono corsa al suo castello incantato. Lì la bella mi aspettava seduta a gambe larghe, a zinne pressoché all’aria e continuava a dirmi “Frangia ora mi sto agitando, Frangia ora ammazzo mia madre” e cose del genere. In tutto ciò il povero Primate, vestito di tutto punto come un bel damerino, aspettava al caldo e all’afa. Roba che l’ho lasciato lì con una bella camicia inamidata bianca e l’ho ritrovato MissMagliettaBagnata.

Fatto sta che a un certo punto, viene officiata la cerimonia più alternativa del mondo, per maggiori dettagli leggete qui. Lanoisette arriva bella bella bella come non mai e con un incarnato solo perfetto, mi sono commossa e complimentata con me stessa in parti uguali. Tu vuoi prendere lui, tu vuoi baciare lei, voi volete il prosecco, bau bau e così arriviamo al buffet. Io, accompagnata dal mio bello, mi siedo con la Povna e Viv e mi scofano anche l’anima de li mejo. La cosa bella dei matrimoni moderni, a mio avviso, è in fingherfud: sono bocconcini piccoli piccoli, ma a milioni. Roba che ti pare di aver sbocconcellato e alla fine, sommando, ti sei scrofato l’equivalente di 7 polpi in insalata, 5 trecce di mozzarella di bufala e un piccolo orto di pomodori ciliegini, circa 8 etti di parmigiano fatto a muss, due-trecento gamberetti e una quarantina di grissini. Solo a questo punto ci si alza, ci si alliscia il vestito e si va a cena.

Nzomma, anche al matrimogno di Lanoise abbiamo fatto così. E poi due primi, un bel secondo, vino-pausa-vino, poi tutti in giardino per la torta. Una fetta di torta poi un bel buffè di dolci, un sorbettino che sgrassa e poi foto con gli sposi…tutto molto bello. Lo so che non sto dicendo niente di nuovo, ma se vi fate un giro sui vari blog seri e costanti di questo circolo troverete sicuramente qualcosa scritto meglio  e ben dettagliato.

Io voglio portare la mia testimonianza, voglio parlare di quello che mi ha veramente colpita, di quel tocco che solo a questa cerimonia potevo trovare e mai più incontrerò: SuoCugginoSuoCuggino (per farla corta SCSC), il cugino di Lanoise. Voglio dire, se voi conosceste  la splendida donna che è la mamma di Lanoise, la sorella con lo sguardo dolce e intenso, il maric della sorec gentile e cordiale, il padre bell’uomo composto ma commosso, direste: avvedi che belli, poteva venire solo una figlia figa e intelligente. Poi, però, così damblé, in giardino, a tarda sera, al momento dei saluti, si sente echeggiare qualche parola: “i sandali di guzzi”. Sento la parola sandali e aguzzo l’orecchio. Sento la parola Guzzi e cerco di capire chi stia parlando di uno storico marchio di motociclette ad un matrimonio. Poi mi giro e vedo lui, nello splendore della sua bocconianezza: SCSC. Altino, magro, capelli incollati con del gel ma seguendo delle ascisse e delle ordinate orientate rispetto al meridiano di Ocsford, sguardo a pesce fracio e sorriso da caccia alla volpe, impeccabile nel suo completo blu. Lo sento blaterare con le sue R e le sue S e le sue C pronunciate come se fossero delle V delle C e delle Z. Resto in zona, già sento che il soggettpo mi regalerà grandi emozioni. Infatti alla fine della serata, tutti contenti ma stremati dal caldo e dal cibo, ci avviciniamo alla coppia di novelli sposi per salutarli e andarcene. Mi metto in fila con dietro il Primate, aspetto il mio turno. E vedo che qusta giacchetta blu davanti a me temporeggia, e temporeggia e temporeggia. Butto l’occhio e vedo Lanoise che fa sì-sì-sì con la testa come quei cagnolini con la capoccia attaccata alla molla. Alchè aguzzo l’orecchio e sento esattamente questo dialogo:

– quindi dove andate in viaggio di nozze?

– in Africa (testa che dondola)

– ma viaggiate in bisness o in economi? – ma che domanda è?-

– (sguardo allucinato) ma non lo so!

– ecco perchè se viaggiate in bisness, andate alla launge della Luftansa, non quella dell’AfricanSalcazzo

– (testa ciondolante)

– beh sì, sai, è meglio, è molto più curata

– (testa sempre più ciondolante, tra un po’ le si stacca)

– poi se per caso avete la bisness ma non la sinator – cazzè?- beh, dite che siete in viaggio di nozze, così comunque vi fanno usare la spa…

– (sguardo perso)

Io, ridendo come non mai, per un attimo mi preoccupo e cerco in tasca un defibrillatore, conosco la mia amica e vedo che la stiamo perdendo. Poi guardo meglio e leggo nel suo sguardo: 4 pantaloncini, 2 magliette per dormire, tre costumi da bagno, 1 vestitino elegante, una mutanda da ciclo, 4 completini maiali, antidiarroico, spray antizanzare…

Comunque la storia della spa nella laung dell’aeroporto mi ha colpito molto, non lo sapevo. Già mi vedo dire al Primate: amore c’ho la cervicale, vado un attimo a Orio al Serio a farmi fare un massaggio.

 

23 pensieri riguardo “Il matrimogno di Lanuasèt e Benza

  1. Fantastico, carissima… Ti aspettavo al varco…! 😉 Mi unisco al tuo racconto, cui aggiungo due olii essenziali che fan sempre comodo.
    E’ stato bellissimo essere al matrimonio, è stato un piacere conoscervi. Ci vediamo a Orio al Serio, direttamente alla Spa!

  2. Frangia, ailoviu, e non sono per l’incarnatoperfetto che mi hai regalato (accendiamo un cero anche al fondotinta YSL, però). Anche, e soprattutto, per il ritrattoperfetto di MioCugginoMiocuggino (MCMC).

    P.S.: la lista del bagaglio è quasi perfetta, con qualche costume in meno e qualche pile in più, però.

  3. PPS: giusto per la cronaca, MCMC non è bocconiano. ha cambiato tre o quattro facoltà ma alla fine ha preso il pezzo di carta in nonsobenecosa, per poi annunciarci, trionfale:
    “Ho fatto richiesta per un master in bisniss amministrescion”
    “Ah, sì, e dove?”
    “Ho tre possibilità: Arvard, la Londonscùloveconomics o… Torino!”

  4. Uhm… ci ha provato anche con me… l’ho lasciato parlare per qualche minuto poi ho detto “devo andare a prendere una cosa in macchina” e mi sono defilato. *_*

  5. @povna: è stata una serata fantastica! Il tuo scritto è romantico, dolce e bellissimo. Grazie di tutto, la prossima volta di porto una damigiana di patchouli per ogni evenienza.
    @lanoise: che emozzzzzione! allora è proprio vero che uno scemo in famiglia ce lo hanno tutti! Sai che io ero indecisa quando ho scelto il master…New York o Grottaferrata?
    @murasaki: la Bocconi di qualcosa dovrà pur campare: un’economia fondata sui cugini.
    @grigio: seratona da rifare, la prossima volta però portate anche il vostro cane rimbalzino bellissimo!
    @Economa: ma invece un cugino bonazzo e intelligente non ce l’ha nessuno?????
    @LaProf: non c’è problema, appena hai un attimo libero corri all’area laung di Bergamo e lo trovi lì a farsi una pedicure.
    @Benza: tu sei ffffurbo! io farei fare un corso di “Sbrano” alla Garibalda, si sa mai…

  6. Come si fa a non amarti? Si fossi Primate ti chiederei in sposa! Ma tant’è sono donna e pure senza un soprannome degno di questo blog e ciò è un gran peccato soprattutto perché anche cercando di spremere l’ultimo fagiolino di neurone che mi rimane per finire le dichiarazioni non esce la giusta idea ispirata.

    Mi appello al tuo buon cuore fantasioso. 🙂

    Sei la mejo, Frangia!

    A.A.

  7. @A.A.: carissima,molte grazie.
    Ti do uno scoop: https://comesefossebionda.wordpress.com/2011/11/29/una-frangia-e-per-sempre-parte-terza-e-ultima-del-post-gheim/

    L’anno prossimo divento La Frangia Liscia in Abbigliato (cognome di Primate). Come dicevo l’altro giorno al mio amico Demonio Pellegrino, sono finiti i tempi di 4 appuntamenti a settimana, ormai ho l’agenda fitta di matrimoni e battesimi a cui vado a sentirmi chiedere quand’è che mi sposo o mi riproduco.

    Fossi in te, aggiungerei un bel “Cercasi” al tuo nicneim. Eddaje!

  8. Frangetta mia, devo infrangere il tuo desiderio di sorprendermi con uno sgub: ti leggo da un pezzetto e mi tengo informata sulle cronache mondane degne di nota, quindi in primis le tue!

    Ma ne gioisco sempre come se fosse la prima volta e tanto di più adesso che finalmente te lo posso pure dire quanto sono contenta per te!!! E poi a te servirà pure un anno per organizzare l’evento ma soprattutto spero sia sufficiente per me (noi) per trovare il regalo giusto che vi meritate. Mobiliterò la mia squadra di fidate amiche, quelle che con anni di lavoro stanno facendo piano piano sbocciare la donna bigodinata che è in me. 😀

    Senti ma… sabato c’è una festicciola a cui forse riesco ad imbucarmi. Speranze d’incontrare anche te lì? 🙂

  9. @Mammasterdamsterdam: amica, sei nel posto giusto! Ho uno stuolo di lettrici che vogliono conoscere il tuo cognato bonazzo. Anni? Lavoro? taglia di mutande? Insomma, i fondamentali.

Che ne pensi?