RAGE AGAINST GLI INGENUI A OLTRANZA

Ci sono tante categorie di persone che adoro e, forse ancora di più, categorie che detesto. Purtroppo la verità è che c’è molta più gente di merda, o che conosciamo in ambiti in cui si comporta di merda, di gente carina&coccolosa. Dinamiche sociali, predisposizione d’animo del giorno, un accento cacofonico: tanti piccoli dettagli che spartiscono il mondo tra amoredecasa e temagnoercorecrudo.
Ma la categoria che su tutte vince è quella dei finti ingenui, sti entusiasti della vita a tutti i costi che coi social hanno trovato la loro massima forma di espressione, gli Alighieri della morale su Fb.
Le dinamiche di tutti i loro post seguono due o tre  schemi molto basilari, che potrei riassumere in questo breve compendio:
1- se non XXX allora siete YYY
2- dovremmo XXXX e YYYY con gli occhi dei bambini
3- Quando XXXXX beh, cari miei, vi state sbagliando di grosso

Seguendo queste 3 semplici formule, chiunque potrebbe diventare qualcuno che mi sta veramente sui coglioni su Fb.

Esercizio di stile a seguire:
1a- se non vi meraviglia l’odore del pane caldo allora siete aridi di cuore
ora, io amo il pane, caldo poi è veramente una bomba, ma non è che ogni volta che mi capita sotto mano è un’epifania eh, è bono punto e basta. Ok riscoprire i piaceri semplici ma non me pare che semo tutti Pollyanna con la sindrome di Stendhal per i carboidrati.
1b- se davanti a un tramonto del genere non vi vengono le lacrime agli occhi allora cosa potrebbe mai commuovervi?
ok, sinceri, quanta gente conoscete che se mette a piagne davanti al tramonto? possibile che solo io conosco decine e decine di persone che dicono al massimo “guarda che tramonto incredibile” e poi gli fanno una foto col cellulare? possibile che io conosca solo gente così poco sentimentale che vuole semplicemente mettere sto benedetto tramonto su instagram?
1c- se lo guardo di vostro figlio non è il mare più sconfinato in cui perdervi allora non è forse il momento di smettere di seguire la rotta e perdervi per la prima volta?
domande retoriche e metafore di infimo livello fanno da leva ad una morale fintolaica e molto giudicona. Per quel che mi riguarda poi, l’infinito è quello che leggo negli occhi dei gatti nella lettiera 
lettiera


Sono certa che, arrivato a questo punto, chiunque ha già individuato tre o quattro contatti che gli fanno comparire nella bacheca queste perle di saggezza per perfetti cacamazzi.
Ma svisceriamo, ché l’analisi sta alla base di ogni dimostrazione scientifica e, si sa, questo blog da 9 anni offre informazione scientifica dimostrata calda calda appena fatta.

Il collezionista di occhi ma solo se dei bambini:
2a- dovremmo imparare a guardarci per la prima volta con gli occhi dei bambini
2b- dovremmo affrontare le nostre ansie con la semplicità dello sguardo dei bambini
2c- esisterebbero ancora le incomprensioni se imparassimo a guardare alle difficoltà con gli occhi leggeri dei bambini?
Con sti celeberrimi occhi dei bambini dovremmo fare un po’ la qualunque: stupirci (chiaramente de qualsiasi cosa), guardarci, conoscerci, parlarci, specchiarci nei rispettivi sguardi, capire come si toglie lo sporco dalle fughe e molto altro ancora.
Non c’è situazione che, secondo i banalotti da tastiera, non potremmo affrontare con successo se solo lo facessimo con lo sguardo dei bambini, possibilmente under 5 anni.
E se posso capire una riflessione sulla perduta innocenza, sulla mancanza di leggerezza e su tante caratteristiche comuni all’agire degli adulti, non posso capire perché affrontarlo sulla bacheca di Fb e rigorosamente con una pochezza di pensiero che veramente io gli occhi di questi bambini immaginari li caverei come un estorsore zingaro.
Per quel che mi riguarda a 5 anni mi rifiutavo di mettermi la camicia nei pantaloni e andavo in giro come la figlia di nessuno, portavo un orecchino solo perchè l’altro buco mi si era chiuso e mi scaccolavo. 

childadult
Bellissima immagine, per carità, ma se avessi 1 euro per ogni bacheca su cui l’ho vista campeggiare ora sarei Farinetti

Ed ecco alla categoria che trova più rappresentanti tra profeti (fossero anche solo  catechisti e insegnanti ai corsi di pasta fimo),antivaccinisti  e  mammucche dell’allattamento a oltranza, queste grandi sacche di umanità illuminata che ne sa sempre una più degli altri:

3a- se pensate che un medico che guadagna curando la gente vi consiglierebbe un metodo per non ammalarvi beh, signori miei, vi state sbagliando di grosso
3b- se pensate che questi ragazzi stanno attaccati tutto il giorno perché sono superficiali e non per esprimere il loro bisogno recondito di attenzioni/supermario/fosforo, beh, lasciatevi dire che c’è molto di più ma voi non volete vederlo perché vi fa comodo/ve gusta el ritmo vuelta/siete cattivissimi
3c – se credete davvero di potervi lamentare perché avete perso il lavoro il giorno in cui vi è morto il gatto nell’allagamento di casa col parquet appena messo, cari miei, allora vuol dire che non avete capito nulla di cosa vuol dire avere una ferita nell’animo 

Spesso lo spunto da cui vorrebbe partire  il profeta di turno è pure sensato ma poi, gira che ti rigira, si finisce con il solito pippone moralista di chi non ti vuole dire che ti ritiene una sottomerda, ma vuole che arrivi ad autoinsultarti e a sentirti “non così tanto informato o attento o buono d’animo come credevo”.
Purtoppo questa categoria raccoglie numerosi adepti anche tra le fila delle persone normodotate, credo sia una questione di metodo più che di istruzione/intelligenza: se sei un rompicoioni moralizzatore con la sensibilità delle cipster, lo sei sempre. Che è pure peggio perché alla gente istruita e intelligente spetterebbe un minimo di metodo di approfondimento per quella questione annosa e complessa che si chiama “stare al mondo”. 

giudiceamy

esser stronzi è dono di pochi 
farlo apposta è roba da idioti
Andate tutti affanculo – The Zen Circus