Siccome siamo una coppia equilibrata, dopo quattro mesi che non andavamo al cinema ci siamo stati sia sabato che domenica. E ci siamo dati allo spionaggio.
Sabato sera dopo una pizza napoletana nell’hinterland con Altissimo e AmicaUmbra (la loro lovstori procede e secondo i miei calcoli dura altri quattro/cinque anni sicuro), siamo andati a vedere Argo al cinema. E’ un film con Benafflec, di Benafflec, prodotto da Gioggcluni e Benafflec.
Narra di una storica operazione della CIA che riuscì a esfiltrare sei persone dell’ambasciata americana sfuggite all’attacco dei ribelli in Iran nei primi anni ‘8o tramite uno stratagemma allucinante. Ora, io della storia vera e propria sapevo poco, nozioni in nebulosa, però il film mi è piaciuto un sacco. Mi sono cacata sotto tutto il tempo, vedevo AmicaUmbra che tra un po’ scarnificava la spalla di Altissimo a forza di pigiarci dentro la faccia. Il Primate che continuava a dirmi “amore, tranquilla, tanto va a finire bene”. Insomma, per dire che la saspenz è riuscitissima. Ricostruzioni sceniche perfette, attori credibilissimi, costumi e interni riprodotti divinamente bene.
E poi Benafflec. Lui, che normalmente ha quest’aria da sallocchione, belloccio ma proprio sedano. Lui che beve un uischi torbato ma pensa a GenniferGarniè (la donna senza sopracciglia). Insomma, di solito è bello ma non è che mi entusiasmi.
Invece in Argo è un sorcone strappamuntande che manco ci posso ripensare. E’ bono come’r pane anche con il suo collo corto. Perché ha la barba, con un accenno di sale e pepe. Ma è una roba da sturbo.
Poi, come in Evilenko, durante i titoli di coda scorrono le immagini vere affiancate a quelle riprodotte nel film. Tutti stupiti dalla somiglianza tra la giovane segretaria dell’attascé militer e l’attrice che la impersonava, tutti sorpresi davanti alla foto dell’addetto alle pratiche militari e l’attore che lo impersonava, e cosa dire dell’altro coi baffoni, quel funzionario? identico all’attore! E poi, alla fine, la foto del protagonista, tale Tony Mendez, l’eroe protagonista: un agente della CIA specializzato in esfiltrazioni che assomiglia paro paro al Cabellero de Carmensita. E quindi giustamente lo fa Benafflec.
E invece domenica ci siamo sorbettati un bel pranzo col parentame del Primate. Quindi pur di sfuggire ho accettato di andare a vedere 007 Scaifol.
Sapevo che non era il mio genere però Primate ci teneva e poi mi avevano anche detto “non è il solito zerozerosette”. E infatti è molto peggio. Non saprei bene come rendere l’idea di quanto riesca a essere un marchettone di due ore e mezza. Innanzitutto, la sigla (bella) la canta Adele. E, diciamocelo, Adele: musica europea=Favino: cinema italiano. Poi c’è Denielcreig, sta specie de sallocchione de mezza età con la bocca da cernia e l’occhio vuoto alla Putin. Tutto bigghegimme, cammina a braccia larghe a dimostrazione che si può fare palestra anche dopo i cinquanta. Poi c’è OlgaCulosbilenco, col suo viso bellissimo e i suoi polpacci incacabilissimi. Poi c’è uno dei Uandairecscion che fa l’addetto al settore Q. Una nera palestrata senza tette fa la signorina Monipenni e la mitica Emme è interpretata da Giudidenc che, sarà l’età, j’è rimasta solo l’espressione col cappello e l’espressione da morta.
Comunque so tutto sui nuovi modelli Rengrover.