Dell’amico immaginario che vive nei cieli ho sempre dubitato, non fa proprio per me la religione. Ricordo una volta alle elementari quando ci fecero stilare un elenco di 10 valori fondamentali per noi, c’era una lista di parole “famiglia”, “amicizia”, “dio”, “salute”, “ricchezza” e altro, noi dovevamo metterle in ordine di importanza. Io misi al numero uno “amicizia” perché, a otto anni, pensavo che anche in povertà o in malattia gli amici restano accanto. All’ultimo posto misi “dio” e, davanti alla perplessità sfastidiata della maestra, risposi “se dio è superiore a tutto di certo non se la prende per il mio elenco”. Come darmi torto?
Purtroppo o per fortuna, non riesco ad avere una visione non cinica della religione. Certo: se uno sta bene pregando, piuttosto che prendendo il Prozac, che lo faccia pure, non fa male a nessuno e fa del bene a sé.
Ma quello che è successo ieri, ovvero l’elezione del papa Francesco I, mi lascia abbastanza perplessa. Non questa elezione nello specifico, ma in generale un po’ la situazione. Ecco come l’ho vista io: una folla impressionante di gente che sta per ore e ore e ore in piedi in piazza sotto la pioggia ad attendere che un gruppo di vecchietti mezzi matti vestiti in maniera ridicola decidessero chi doveva passare da semplice essere umano a dio in terra, un apgreid in piena regola, per poi gioirne come non ci fosse un domani, pure se non si sa di preciso chi sia questo o cosa abbia fatto. Per un brevissimo istante ho creduto nell’uscita di un tizio in stile Scialpi che attaccasse a cappella il ritornello di “Born this way”. Vane e meravigliose speranze.
Poi è arrivato sto Francesco I e sicuramente si presenta meglio di Benny Sixteen, sembra più simpatico, ha il suo calor latino, momenti schiatta dall’emozione…insomma, la partenza non è malvagia. Potrebbe essere un innovatore o almeno meno conservatore, potrebbe riavvicinare i giovani ai valori propri del vangelo, quello chevvepare.
Comunque sia, questa istituzione e un grandissima parte di coloro che ci stanno appresso, non mi convince manco un po’. Il prodotto è anche interessante eh, ma è la dirigenza dell’azienda che è una schifezza, e i clienti spesso non sono meglio.
Fermo restando che “anche all’interno della Chiesa ci sono persone stupende che fanno tanto del bene” (banalità portami via), dico io che “ha fatto anche cose buone” è un ragionamento del mazzo. Occhei, benissimo, sono bravi i missionari come lo sono quelli di Emergenzi, come lo sono quelli di tante Oenneggì che manco conosco, e pure quelli dell’Unicef e pure mi’ madre che dà ripetizioni aggratis. La gente brava e buona è brava e buona e basta, non ce diventa se prega l’amico immaginario.
Quello che mi lascia sempre abbastanza interdetta è l’aver sentito migliaia di volte sono cattolico ma non credo nella chiesa. No non vado a messa, ma sono credente. Ma che c’entra, uno se sta male si può comunque suicidare, che vuol dire. Ma certo, se una è incinta di un figlio handicappato certo che abortisce, almeno non gli dà una vita di sofferenza. Certo che i froci possono stare insieme, però il matrimonio e i figli no, non va bene. Non credo nella chiesa ma mi sposo in chiesa, perché comunque sono credente. Ecco le frasi che ho sentito più spesso cantilenare da tanti ma tanti ma tanti di quelli che mi consideravano un’infedele quando dicevo “non credo né a dio né al fantasma formaggino”.
Ora: ci sono vari modi di vivere la fede ma “me ne ricordo a Natale, al matrimonio o quando capita” non credo sia uno di quelli. Perché la messa è pallosa, concordo, ma se hai due ore per vedere la partita perché non le trovi per pregare questa presenza tanto importante che io non posso capire? Se la chiesa ti fa tanto schifo, perché affidare a un suo schifoso ministro un momento così importante della tua vita come il matrimonio? E tutta una serie di contraddizioni del genere.
Poi ci sono tanti cattolici intelligenti e sensati che questi ragionamenti non li fanno, ma sono circondati, arrendetevi. Purtroppo, volente o nolente, devono rassegnarsi al fatto che i loro rappresentanti e le istituzioni che li rappresentano sono più marce che pulite, che sono spesso razziste e retrograde ma soprattutto mai pronte a cambiare opinione, nemmeno quando ne va della salute dei fedeli. E chi mi viene a dire “e ma perché gli scandali fanno notizia e le cose buone no”,beh, è na cazzata, lo spot dell’ottopermille me lo ciuccio per mesi in tv.
Bisogna essere consapevoli che quando si indossa il peplum di accetta di evidenziare il culone, che quando si vota M5S si sostiene anche il pazzo omofobo sardo, se si mette il rossetto arancione si accetta di avere i denti gialli, quando si ascolta in cabina elettorale il consiglio del vescovo di Roma, si ascolta uno che accetta la copertura della pedofilia, sostiene lo Ior, è amico di quelli che hanno ammazzato Papa Luciani, fa la messa a Cal e non a Welby e via discorrendo.
Io mi sono veramente rotta del ragionare con “ha fatto anche cose buone”, perché questi hanno fatto e continuano a fare anche tante tante cose dimmerda,non si può mettere sempre la testa sotto la sabbia (ché poi il culo resta fuori [cit.]). Resto convinta come non mai che un po’ di laicità dello stato farebbe tanto bene anche alla chiesa, quella vera, quella del vangelo e dell’aiuto e della fratellanza, e dello spirito. Il Papa dovrebbe invocare l’abbandono del potere temporale per potersi dedicare al milleperotto a pascolare le anime, ma qualcosa mi fa pensare che non lo farà. Ultimo, ma non per importanza, mi pare che se siamo tutti uguali davanti alla legge e davanti a dio, chi fa le cosacce per conto di dio perché è esonerato a presentarsi davanti alla legge? Spiegatemelo perché veramente non mi è chiaro. Tanto che ci siete, un chiarimento sul perché il papa del “volemose bene, damose da fa’” non abbia mai pensato di fare la sua parte del “damose da fa’” pagando ICI e imposte varie, non guasterebbe.
Come vogliono fare, sti eccellentissimi vestiti da cappuccetto rosso scemo, a essere credibili e a portare realmente la giuoia del signore nel cuore della società contemporanea malata dei peggiori peccati possibili? Annoverando nelle loro file uno che dice che Erriporter è satanico?
Quindi, sì, io mi auguro che sto Francesco I sia un bravo cristo, ma non mi aspetto miracoli, non mi aspetto niente di fortemente innovativo in tema di: punizione dei pedofili, aborto, eutanasia, diritti delle coppie ghei, preservativo contro l’aids e simili.
Io la mia religione l’ho scelta tanti anni fa e la mia dea esiste, in carne ossa e silicone.