I can’t keep on waiting for you
I know that you’re still hesitating
Don’t cry for me
‘cause I’ll find my way
you’ll wake up one day
but it’ll be too late
(Madonna – Hung up)
Ora io non dico tanto no, però, nzomma.
Da Agosto ho cominciato, molto sporadicamente, a mandare in giro civvì. Non sto concretamente cercando un nuovo lavoro, nonostante tutto attualmente sto in un posto figo e ora che Teddi non è più al timone mi sto anche godendo un po’ di calma.
Fatto sta che sul mio curriculum vitae adesso ci sono un paio di aziende importanti e di conseguenza quando mi candido mi chiamano, le offerte fanno sempre schifo ma insomma “piutost che gnent l’è megl piutost”, direbbero nel capoluogo meneghino.
Morale della favola, qualche giorno fa mi squilla il telefono mentre ero in ufficio, vado in una sala riunione per parlare liberamente e partecipo al seguente dialogo:
– Buongiorno, parlo con La Frangia Liscia?
– Sì, certo sono io, mi dica pure
– La chiamo da AgenziaDiSelezioneMoltoNota perché ho trovato il suo cv, deve aver risposto a un annucio… abbiamo un’opportunità nel campo farmaceutico.
– Certo, mi dica pure (farmaceutico = soldi + lavoro che non muore mai, me piace!)
– Allora volevo farle delle domande sulla sua esperienza…
– Sono qui, chieda pure! (assertivi e sorridenti, assertivi e sorridenti!)
– Allora lei attualmente sta lavorando, giusto?
– Giusto!
– Come mai cerca altro?
– Ma per questo, questo e quello… (motivazioni completamente farlocche a caso)
– Posso chiederle quanto è la sua RAL? (reddito annuo lordo, n.d.a.)
– Sì guardi, è così e così, con questo e quest’altro benefit e questo e quell’altro premio
– Ok bene, le lingue le sa?
– (abbella, ma con chi credi di stare parlando?) Sì guardi parlo francese, portoghese, inglese, ovviamente italiano ma anche un pochino di spagnolo
– Bene, competenze informatiche?
– Sì, quelle normali: questo questo e quello
– E esperienza nel campo degli eventi fieristici?
– Sì, guardi ho lavorato per anni nel campo con eventi di alto profilo istituzionale e bla bla bla…
Andiamo avanti così per circa 15 minuti, analizziamo le mie competenze professionali in ogni sfaccettatura, scendiamo nel dettaglio di ogni singola voce, mi fa parlare parlare parlare finché decido di prendere la situazione in mano. In fondo s’era fatta na certa e dovevo pur tornare alla mia scrivania.
– Guardi, se vuole sono disponibile incontrarci di persona così facciamo il colloquio de visu. Magari mi dica, che figura state cercando…nel senso, che qualifica richiedete?
– Ma guardi, veramente stiamo cercando una segretaria junior part time anche con poca esperienza da affiancare all’amministrativa, nel caso se conosce qualcuno mi manderebbe i contatti?
Sorry?
No veramente, dai, che problema hai?
Cioè, questa m’ha chiamato, si è sfrantumata le balle per un quarto d’ora buono ascoltandosi tutti i cavoli miei, s’è spulciata il cv fino alla dichiarazione aut.min.ric. e poi che vuole? Che le faccia io da recruiter? Io rimasi abbacinata, se non per meglio dire fulminata e poscia mi mancatte la parola [cit.]
Io di colloqui nella vita ne ho fatti tanti, ormai vado lì scioltissima, non mi mettono nemmeno più strizza, vado stringo mani+sorrido+affettezione e ne esco sempre decentemente. Ne ho fatti di assurdi, veramente assurdi, difficilmente dimenticherò quando mi hanno chiuso da sola in una stanza completamente bianca e insonorizzata con un pc e un excel da compilare. O quella volta in cui un più o meno noto architetto milanese mi ha chiesto quali competenze avessi nella gestione di un diario alimentare (la posizione offerta era in campo amministrativo). Il mio “in che senso?” deve averlo convinto a scartarmi (come una caramella da 118 calorie, n.d.a.). Una recruiter una volta mi ha detto di non credere al mio stipendio nemmeno quando le mostravo i cedolini, non che fosse particolamente alto o basso, ma si era convinta che quella cifra per qualche ragione fosse finta. Una delle prime volte, ai tempi del Vampiro, mi chiesero ogni quanto andassi a messa (posso ride?). Mi è stato chiesto che musica ascolto, perché vado in palestra (hey, faina, le mie chiappe mosce non ti dicono nulla?), cosa si mangia nel mio Borgo Natio, che modello di cellulare ho, che macchina ha mio marito, se ho il mutuo, perché sono vegetariana, che lavoro fa mia madre e, su tutte, la madre di tutte le domande dei miei colloqui “come mai ha studiato portoghese e non spagnolo?”. Me gusta come lo mueves, baby.
I disagi della psiche umana hanno un arcobaleno di sfumature e io le ho ammirate pressoché tutte.
La laurea honoris causa in psicologia del lavoro non mi è ancora stata assegnata, mi pare un crimine contro l’umanità.
Però ti voglio bene, cara recruiter senza voglia de lavorà, te voglio bene perché hai nella voce l’incoscienza dell’età, la sfrontatezza dell’ignoranza, la faccia da culo de Maurizio Lupi (l’indimenticato).
E quasi quasi ci vengo a fare uno dei famosi “colloqui conoscitivi”, così ti insegno come si fanno ché fare formazione per beneficenza è una delle mie grandi passioni.
L’ho scritto tra gli interessi personali?
Certo che ce n’è in giro di gente bizzarra! Ma forse in realtà voleva semplicemente abbordarti. Nel cv avevi messo anche una foto? Se no mica si spiega molto
Ma figurati, era una ragazzetta un po’ scema e decisamente non preparata al suo ruolo, nella migliore delle ipotesi.
Una perfetta cretina con la faccia come il culo, nella peggiore.
Non voglio pensare che, dopo Linchedin, ora la gente abbordi anche via agenzia di selezione del personale. No dai, fatevi Tinder!
Io sono stato buttato in questo lavoro da mio padre (eh già), e il mio colloquio con il sobrio e per nulla ferrarese capo è stato questo: “Qui si lavora tanto e si prende poco, ti sta bene?”
Ti prego, fammi volare e dimmi che gli hai risposto: “sì e chiamami anche puttana mentre mi frusti!”
Io mio sono bloccata a “la tua RAL”. Cioè, se è reddito non ci vorrà un il? E soprattutto, almeno un WTF gliel’hai detto?
Ma dicono tutti così, giuro, infatti all’inizio non trovavo nessuna spiegazione all’acronimo. Rappresentazione Astratta Lunare? Routine Atletica Lombarda? Ragù alla Luciano?